Texas Rising

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Texas Rising
Titolo originaleTexas Rising
PaeseStati Uniti d'America
Anno2015
Formatominiserie TV
Generedrammatico, storico
Puntate5
Durata600 min (totale)
Lingua originaleinglese
Rapporto16:9
Crediti
RegiaRoland Joffé
SceneggiaturaLeslie Greif, Darrell Fetty, George Nihil
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
MusicheBruce Broughton, John Debney, José Feliciano
ProduttoreRoland Joffé, Batán Silva, Joanne Rubino, Herb Nanas, Darrell Fetty
Produttore esecutivoLeslie Greif
Casa di produzioneA+E Studios, ITV Studios America, ThinkFactory Media
Prima visione
Prima TV originale
Dal25 maggio 2015
Al15 giugno 2015
Rete televisivaHistory
Prima TV in italiano
Dal14 settembre 2015
Al12 ottobre 2015
Rete televisivaSky Atlantic

Texas Rising è una miniserie televisiva del 2015.

Gli eventi di cui parla la miniserie sono ambientati nel Texas, durante la Guerra d'indipendenza del Texas contro il Messico e di come furono creati i Texas Ranger.

Introduzione di apertura: (narratore): 1836. Repubblica del Texas. Il territorio messicano ospita migliaia di coloni statunitensi. La tensione cresce mentre Comanche e Karankawa combattono per le loro terre. I fuorilegge scorrazzano liberi e gli schiavi si trovano tra due fuochi. Il generale messicano Santa Anna combatte per rivendicare i territori. Andrew Jackson, presidente degli Stati Uniti, esita a intervenire, e il Texas non ha altra scelta che dichiararsi una nazione indipendente. In inferiorità numerica, l'esercito della Repubblica del Texas del generale Sam Houston e la Compagnia dei Ranger di Steve Austin sono l'unica difesa contro la tirannia di Santa Anna. Il Texas è in fiamme, Alamo è in cenere. Pionieri, messicani, tejanos, indiani, soldati, non hanno scelta. Combattere o morire.

Personaggi ed interpreti

[modifica | modifica wikitesto]

Rivoluzionari Texani

[modifica | modifica wikitesto]

Altri personaggi

[modifica | modifica wikitesto]
Titolo originale Titolo italiano Prima TV USA Prima TV Italia
1 From the Ashes Dalle ceneri
La rosa gialla del Texas
25 maggio 2015 14 settembre 2015
2 Fate and Fury Nessuna resa, nessuna pietà
L'angelo della morte
26 maggio 2015 21 settembre 2015
3 Blood for Blood Sangue chiama sangue
Ricordate Alamo
1º giugno 2015 28 settembre 2015
4 Vengeance Is Mine La vendetta è mia
Il liberatore del Texas
8 giugno 2015 5 ottobre 2015
5 Rise of the Republic La collera del Signore
L'alba della Repubblica
15 giugno 2015 12 ottobre 2015

La riprese della miniserie parte nel giugno 2014 a Durango in Messico.[1] La serie è coprodotta da A+E Studios, ITV Studios America e Thinkfactory Media con Leslie Greif come produttore esecutivo.[2]

L'attore Jeffrey Dean Morgan mangiò una lattina di tonno al giorno perdendo 18 kg per il suo ruolo come Deaf Smith.[3]

Distribuzione

[modifica | modifica wikitesto]

Il primo teaser della miniserie viene diffuso il 25 gennaio 2015, durante la miniserie Sons of Liberty - Ribelli per la libertà, che rivela la data di trasmissione e la tagline: "Alamo non era la fine. Era l'inizio."

La serie va in onda in Australia dal 19 agosto 2015 su FX Australia.[4]

In Italia è stata trasmessa in prima visione dal canale Sky Atlantic, della piattaforma satellitare Sky, dal 14 settembre al 12 ottobre 2015.[5]

  1. ^ (EN) Backstage, su backstage.com, Backstage.
  2. ^ History Announces Cast for 8-Hour Television Event Texas Rising, su comingsoon.net, Coming Soon. URL consultato il 5 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  3. ^ ‘Texas Rising’ star Jeffrey Dean Morgan ate one can of tuna a day to lose 40 pounds for role, su mysanantonio.com, 28 maggio 2015.
  4. ^ Charles Purcell, New This Week (Aug 17): Texas Rising, Show Me A Hero, America's Next Top Model, WAGS and live sport, su community.foxtel.com.au, The Green Room, 13 agosto 2015. URL consultato il 5 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2015).
  5. ^ Texas Rising: la rivoluzione è su Sky Atlantic, su skyatlantic.sky.it, Sky Atlantic, 14 settembre 2015.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]